La tempesta dell’Uragano Otis raggiunge venti spaventosi di 270 km/h, mettendo a dura prova la resilienza del Messico.
La pacifica costa messicana ha recentemente vissuto momenti di terrore e apprensione con l’arrivo dell’uragano Otis, un mostro della natura classificato come tempesta di categoria 5 secondo la scala Saffir-Simpson. Questa tempesta ha raggiunto la celebre città di Acapulco, scatenando venti feroci che hanno sfiorato i 270 km/h.
Preparativi e risposta locale
Nonostante la città fosse preparata chiudendo le scuole e attivando rifugi di emergenza, la situazione rimaneva tesa. Il National Hurricane Center (NHC) degli Stati Uniti, l’ente responsabile del monitoraggio delle tempeste, aveva già etichettato Otis come “potenzialmente catastrofico”. La foto del comunicato NHC divenne un’immagine virale, annunciando l’imminente pericolo che si stava avvicinando alla costa messicana.
L’arrivo di Otis: un’escalation rapida
Interessante notare come Otis abbia guadagnato forza in modo inaspettato. Solo il giorno prima, 24 ottobre, era considerato una tempesta tropicale, ma in poche ore è diventato un uragano di categoria 5, cogliendo di sorpresa sia le autorità che gli abitanti delle regioni colpite. Martedì sera, il centro della tempesta era a soli 140 chilometri da Acapulco. Le autorità hanno emesso un avviso di uragano per una vasta area della costa, estendendosi da Punta Maldonado a Zihuatanejo, e anche per parte dello Stato vicino di Oaxaca.
La memoria collettiva di Acapulco risalì al 9 ottobre 1997, quando la città fu devastata dall’uragano Paulina, una tempesta di categoria 4 che causò oltre 200 morti. Questo ricordo fece sì che molti residenti prendessero le precauzioni necessarie: acqua e cibo furono acquistati all’ultimo minuto. Le finestre di aziende e case furono rinforzate con tavole di legno o nastri adesivi incrociati.
Il panorama della risposta alla tempesta ha mostrato un’immagine di solidarietà e preparazione. Acapulco ha visto chiudere le sue scuole, mentre polizia ed esercito pattugliavano le spiagge. Metà dei posti letto nelle strutture alberghiere fu riservata, con il resto utilizzato per attivare rifugi temporanei per i residenti nelle zone a rischio.
Nonostante le sfide, l’uragano Otis ha messo in luce la resilienza e l’unità della comunità di Acapulco di fronte alla furia della natura. Con una geografia montuosa che potrebbe aiutare a dissipare la forza del ciclone mentre attraversa lo Stato di Guerrero.